Ruolo territoriale

Terni, porta dell'Umbria, una città di primaria importanza per l'Italia centrale e per il Paese, per il suo ruolo produttivo, la sua collocazione geografica sulla dorsale Tirreno-Adriatico, la sua estrema vicinanza con l'area metropolitana di Roma.
Nel corso degli anni le politiche territoriali intraprese dal Comune di Terni sono state strutturate intorno a 2 principali progetti:

  • Civiter, il rapporto con le aree urbane di Civitavecchia, Viterbo e Rieti, per far crescere l'integrazione orizzontale avviando un processo di rete tra città medie, nel quale gli scambi e le connessioni producano reciproci vantaggi rafforzando la posizione comune sull'asse Tirreno-Adriatico;
  • la costruzione di un sistema urbano integrato attraverso la valorizzazione dell’area funzionale di Terni che include essenzialmente tutti i territori del sistema locale del lavoro e che ha trovato concreta attuazione nel processo di adozione del Pums e nel coordinamento tra le amministrazioni di Terni e Narni nell'ambito del programma Agenda Urbana.

Con l'attuale Amministrazione nasce il Focus Terni-Roma, un nuovo progetto nell'ambito della programmazione e pianificazione territoriale incentrato sulla direttrice con la Capitale, che si sviluppa, grazie alla collaborazione con la Regione Lazio e l'Università Roma Tre, a partire da un lavoro di ricerca finalizzato a meglio comprendere dinamiche e potenzialità.

Il coordinamento dello sviluppo del ruolo territoriale fa capo all'Assessorato Pianificazione Strategica - Area Vasta, le strutture comunali impegnate sono l'ufficio Strumenti Urbanistici Innovativi e l'ufficio Pianificazione per gli aspetti riguardanti il Dup. 

 

Il PRG ed il ruolo territoriale

Il Piano Regolatore Generale è uno degli strumenti che l’Amministrazione ha a disposizione per delineare la visione strategica dello sviluppo della città, quale espressione dell’identità della comunità urbana nonchè rispetto al contesto territoriale.
Nel Piano Strutturale vengono fissati gli elementi costitutivi dell’organismo urbano e la sua intelaiatura, sintetizzando nel contempo le valenze attraverso le quali rapportarsi con l’area vasta, la dimensione regionale e l’Italia centrale.
Gli elaborati e B, rielaborazione di quelli del PRG parte strutturale, illustrano le valenze identitarie della città da cui partire per l’attivazione di un percorso di pianificazione strategica d’area vasta, anche rispetto alla pianificazione sovraordinata.
A tal fine si sono accorpate destinazioni urbanistiche omogenee sulla base delle Macroaree e delle aree di censimento comunale, individuando nell’elaborato A i due sistemi principiali di organizzazione del territorio: il sistema antropizzato (aree urbane, infrastrutture viarie e ferroviarie, insediamenti industriali e dei relativi servizi, servizi alla residenza e alla persona) ed il sistema delle aree libere (sistema del verde, delle zone agricole e delle aree naturali).
Nell’elaborato B viene confrontato l’orizzonte strategico del PRG in termini di previsioni strutturali, con l’andamento delle dinamiche del governo del territorio, lette attraverso la mappatura delle previsioni del DUP per il triennio 2019-2021.
L’elaborato C riassume in forma iconica, la lettura del contesto territoriale d’area vasta esteso all’Italia centrale e, al sui interno, il ruolo di Terni. Nello schema emergono: le grandi direttrici infrastrutturali della dorsale A1/Alta velocità ferroviaria; il corridoio trasversale Civitavecchia-Ancona; gli HUB dell’aeroporto Leonardo da Vinci ed i Porti di Civitavecchia ed Ancona; l’Area metropolitana romana; la posizione di cerniera di Terni rispetto alle grandi direttrici infrastrutturali, alla direttrice Orte-Mestre, alla direttrice appenninica, nonché la sua relazione con l’area metropolitana.

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